La passione per il fai-da-te non conosce crisi, saper fare piccoli lavori in casa è, oltre che una soddisfazione, è anche un ottimo modo per risparmiare. Se hai bisogno di un ferramenta, clicca qui; se, invece, sei interessato ad aprire un’attività di ferramenta come Tecnoferr, hai trovato l’articolo giusto per sapere cosa fare e come cominciare.
Cosa serve per aprire un negozio di ferramenta
Per aprire un negozio di ferramente servono due cose:
- Un capitale di investimento;
- Competenza e conoscenza di strumenti e materiali.
Ovviamente servono molte altre cose sia di tipo caratteriale per saper gestire la clientela, che di tipo organizzativo per la parte gestionale e amministrativa (anche se ci si può far aiutare e assistere da un commercialista nel disbrigo delle incombenze fiscali e nella fase di avvio dell’attività).
Tra le priorità da assolvere vi è, senza dubbio, la scelta del locale che deve rispondere sia ad esigenze di funzionalità che di estetica. Il locale dovrebbe essere sufficientemente spazioso per muoversi agevolmente tra gli scaffali e orientarsi subito sui prodotti esposti. La posizione ideale è una zona di passaggio o un quartiere popolato, ma che permetta di trovare facilmente parcheggio per agevolare la clientela. In mancanza di uno spazio ampio, si può optare per due locali attigui da poter unire o destinare uno a magazzino e l’altro a punto vendita. L’arredamento minimo deve prevedere:
- un bancone con uno spazio adeguato per l’accoglienza del cliente;
- il registratore di cassa;
- fax, computer, telefono, POS per i pagamenti;
- un ufficio riservato;
- scaffali per la merce.
La merce dovrà essere procurata tramite fornitori; è, quindi, necessario informarsi bene sui fornitori, sui prezzi e gli articoli offerti, sulla puntualità del rispetto dei tempi di consegna degli ordini.
Quali sono gli adempimenti burocratici per aprire un negozio di ferramenta
Se non si ha alcuna esperienza nel settore commerciale è bene farsi supportare da un commercialista per quanto riguarda gli adempimenti normativi.
La prima cosa da fare è aprire la partita IVA presentando la modulistica prevista e messa a disposizione presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Dopo l’apertura della partita IVA e l’acquisizione dei registri sarà necessario procedere all’iscrizione presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente per il territorio in cui si apre il negozio di ferramente. È necessario, inoltre, ottenere la licenza o abilitazione presso il Comune in cui si aprirà il negozio. È compito del Comune comunicare all’Azienda Sanitaria Locale e ai Vigili del Fuoco l’apertura di un locale e che provvederanno a sottoporre il locale a ispezione degli ambienti e verifica degli impianti, nonché il rispetto delle norme di sicurezza. Le visite per ottenere l’abilitazione si svolgono generalmente in tempi brevi e se tutto è in regola, si ottiene l’autorizzazione all’apertura dell’esercizio commerciale.
Ulteriore passo è l’iscrizione all’INPS per il versamento delle imposte, dei contributi pensionistici e – nel caso di assunzione di personale – per pagare i contributi dei dipendenti. Infine, si dovrà provvedere anche all’iscrizione all’INAIL per le assicurazioni contro gli infortuni.
Tutto ciò ha un costo che si aggiunge all’acquisto o affitto del locale, all’acquisto della merce e al marketing per farsi conoscere. Una stima dell’investimento necessario è compreso tra 30.000 € e 40.000 €.