I dispositivi di protezione individuali, spesso abbreviati con l’acronimo DPI, sono dei prodotti che svolgono una funzione di protezione nei confronti di chi li indossa e possono essere utilizzati negli ambiti più disparati come quello domestico, sportivo, ricreativo o lavorativo. I DPI riducono significativamente il rischio di incidenti, anche mortali, soprattutto nel caso di lavori notturni.
Lavori notturni e dispositivi: tute catarifrangenti
I dispositivi di protezione individuale sono ergonomici e progettati in base all’uso che se ne farà, ecco perché i DPI usati durante i lavori notturni hanno delle caratteristiche diverse da quelli usati nei lavori diurni o comunque ben illuminati da luce elettrica.
La caratteristica fondamentale di questi dispositivi di protezione individuali è quella di essere ad alta visibilità grazie a del materiale rifrangente che può costituire tutto il DPI o solo una parte. Un esempio è dato dai giubbotti e gilet catarifrangenti usati dagli operai che lavorano nelle ore notturne in modo da essere avvistati dalle macchine da distanze considerevoli e ridurre il rischio di investimenti. Anche le forze dell’ordine utilizzano divise che presentano delle bande rifrangenti, oltre che dei gilet arancioniad alta visibilità.
Oltre ai classici giubbotti e alle tute da lavoro, che rappresentano di certo i capi di abbigliamento base, ci sono dei dispositivi di protezione individuali molto più piccoli, ma altrettanto importanti. Tra questi rientrano braccialetti e cavigliere al led che emettono una luce continua o a intermittenza, che non impediscono in alcun modo i movimenti e che hanno il vantaggio di essere visibili in qualunque momento e non solo quando i fari della macchina vi puntano addosso.
Ma non sono solo i professionisti a doversi munire di questi dispositivi di protezione individuali, ma anche chi, per una qualsiasi ragione, debba svolgere una qualche attività notturna vicino a una strada trafficata. Infatti i DPI progettati per essere utilizzati nelle ore buie eviteranno di farsi avvistare all’ultimo dalle macchine in corsa e di essere protagonisti di incidenti molto pericolosi.